Non esiste modo migliore di esplorare le Dolomiti che inforcare la bicicletta, da corsa o MTB. E non serve essere sportivi o campioni. Ci sono percorsi facili, come la pista ciclabile delle Dolomiti, o è possibile noleggiare delle e-bike che ti faciliteranno sicuramente la vita per i percorsi un po’ più impegnativi. Oppure ci sono i giri mitici, come il Sellaronda, da affrontare sia su strada che lungo i sentieri in MTB. Abbiamo scelto 3 itinerari, dal più facile al più mitico.

Escursione facile in MTB a Moena: dal passo S. Pellegrino al rifugio Fuciade

A piedi, in bici, con le ciaspole… il rifugio Fuciade è amatissimo proprio perché facile da raggiungere e punto di partenza di innumerevoli altri percorsi.

Raggiunto da Moena il Passo San Pellegrino si discende per circa 200 metri l’altro versante e ad un sovrappasso di pista si entra a sinistra sulla strada asfaltata che conduce in breve al parcheggio nei pressi dell’Hotel Miralago dove puoi lasciare la macchina.

Da qui una comoda strada sterrata pianeggiante o con leggere salite permette di raggiungere la conca di Fuciade, spettacolare anfiteatro calcareo dominato da cime maestose (Sas de l’Om, Jigolé, Sas de Valfreida). L’itinerario è davvero breve se percorso in MTB, ma hai due possibilità:

  • Partire da Moena e affrontare la rasalita verso il passo S. Pellegrino, per poi proseguire al rifugio dove fare una meritata pausa
  • Utilizzare il rifugio come base d’appoggio di un percorso più lungo, ad esempio verso la Valfreda e il rifugio Flora Alpina

Escursione intermedia in MTB vicino a Moena: giro ai piedi del Sassolungo

Giro del Sassolungo in MTB

  • Durata: 5/7 ore
  • Dislivello: 1500 m circa
  • Lunghezza: 40 km
  • Difficoltà: media/difficile

Partendo dal rifugio Micheluzzi da Campitello di Fassa, raggiunto con il bus navetta per risparmiarti i primi 400 metri di dislivello, imbocca la val Duron fino all’omonimo passo in un primo tratto piacevolmente pianeggiante. Dal passo Duron inizierà l’attraversamento in quota, fino al rifugio Sassopiatto, dove potrai ammirare le cime candide del gruppo del Sella, delle Odle e l’altopiano dello Sciliar in un susseguirsi di divertenti saliscendi e scorci mozzafiato.

Potresti impiegare un po’ di tempo per raggiungere il Rifugio Sassopiatto dal passo Duron, ma sarai ripagato dalla bellezza delle montagne. Al rifugio è d’obbligo una sosta dopo un tratto abbastanza impegnativo. Il percorso è un continuo saliscendi che richiede concentrazione e un po’ di tecnica. La salita verso il passo Sella è forse il tratto più impegnativo, su strada sterrata, con le gambe già affaticate. Dal passo al rifugio Comici è decisamente più semplice e riposante, anche se poi risale nuovamente fino a 2200 metri prima di scendere definitivamente verso Canazei lungo lo sterrato o la strada asfaltata circondati dalle vette del Piz Boè e della Marmolada sono le regine incontrastate delle Dolomiti. Da Canazei a Campitello sarà decisamente una passeggiata.

Escursione difficile in bici da corsa e MTB vicino a Moena: Sellaronda

Sellaronda bici da corsa

  • Partenza: Campitello di Fassa
  • Durata: 5/7 ore
  • Dislivello: 1700 m circa
  • Lunghezza: 69 km
  • Difficoltà: Difficile

Se sei un appassionato di bicicletta il Sellaronda è un obiettivo da raggiungere assolutamente, la Mecca dei ciclisti, che attraversa il passo Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella. Al Sellaronda è dedicata una delle manifestazioni più importanti del settore, il Sellaronda Bike Day, che dal 2024 avrà 2 giornate dedicate, una l’8 giugno e una il 14 settembre, durante le quali i 4 passi dolomiti più bramati di sempre resteranno chiusi al traffico per essere attraversati da un lungo serpentone di ciclisti.

Da Canazei parte l’impegnativa salita verso il Passo Sella e Pordoi. Al bivio potrai scegliere se svolgere il giro in senso orario o antiorario, verso il Sella o il Pordoi. Da qui non ti resterà che proseguire a testa bassa, tra interminabili salite e tornanti e mai abbastanza lunghe e riposanti discese. Non lesinare sulle soste: acqua, foto, spuntini sono d’obbligo, per tirare il fiato e per godersi il paesaggio.

Il percorso è talmente incredibile che descriverlo non rende giustizia. Va vissuto, ma forse già lo sai. Sarà una delle sfide più incredibili, ma quanta soddisfazione!